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OBIETTIVO EUROPA CHE CONTA – La conquista della Coppa Italia nella scorsa stagione ha aperto alla Lazio le porte dell’Europa League. La squadra di Vladimir Petković ora però vuole centrare la qualificazione in Champions League. Il presidente Lotito e il direttore sportivo Tare hanno rimpolpato l’organico viste le lacune evidenziate nel finale del campionato passato. La rosa è stata puntellata a centrocampo e in difesa con buoni ricambi per i titolari anche se, soprattutto il reparto arretrato, non sembra dare sufficienti garanzie vista l’età media piuttosto elevata.

LA DIFESA – Il numero uno sarà anche questa stagione l’azzurro Marchetti, mentre l’argentino Bizzarri svolgerà il ruolo di dodicesimo. Completa il roster di portieri il giovane ex Primavera Strakosha. Per quanto riguarda la difesa centrale sono stati ingaggiati il giovane croato Elez e l’esperto Novaretti, mentre per la corsia sinistra ecco il brasiliano Vinicius. Nomi non altisonanti che si aggiungono alle conferme dei terzini Konko, Pereirinha, Cavanda, Radu e Stankevicius, e dei centrali Cana, Biava, Dias e Ciani. C’è molta abbondanza nel reparto che, tuttavia, sembra mancare di qualità soprattutto nelle seconde linee. Non è da escludere, dunque, un ulteriore arrivo.

IL CENTROCAMPO – La zona mediana del campo è stata rinforzata con due acquisti mirati: Lucas Biglia dall’Anderlecht e Felipe Anderson dal Santos. Due pedine di livello che danno ancora più qualità a un reparto di per sé già ottimo. Fondamentali le conferme dei pilastri Candreva, Hernanes e Lulic, cercati con insistenza da diversi top club ma che hanno deciso di proseguire la loro avventura con gli Aquilotti. Da valutare l’intesa tra Ledesma e il neo arrivo Biglia, rischia di trovare meno spazio González. I biancocelesti puntano sulla defintiva esplosione del nigeriano Onazi e dell’ex Lione Ederson, mentre pesa come un macigno la squalifica di sei mesi al capitano Mauri.

L’ATTACCO – Miroslav Klose è una garanzia per il 4-2-3-1 varato dal tecnico Petković, in caso di assenza del tedesco scalpita per giocare l’affidabile Sergio Floccari. Più intricata la situazione di Libor Kozak che potrebbe lasciare la Capitale per trovare maggior continuità. In caso di cessione del ceco, il ds Tare sarà costretto a intervenire sul mercato. Al momento l’unico acquisto che si registra è quello del Nazionale colombiano Under-20 Brayan Perea che, essendo extracomunitario, rischia di non poter essere tesserato in tempo per il campionato. In rampa di lancio i talenti della Primavera Rozzi, Tounkara e Keita.

L’ALLENATORE – Vladimir Petković

petkovic lazio PP

Ex centrocampista con una lunga carriera tra i Paesi dell’ex Jugoslavia e la Svizzera, ha iniziato la carriera da allenatore proprio in terra elvetica con il Bellinzona. Seguono esperienze con il Malcantone Agno e il Lugano prima del ritorno al Bellinzona con cui nel 2008 arriva in finale di Coppa di Svizzera e centra la promozione in Super League. Non confermato alla guida dei ticinesi, si accorda con gli Young Boys con cui rimane fino al 2011. Passa poi ai turchi del Sampunsor ma viene esonerato a metà stagione e fa così ritorno a maggio 2012 in Svizzera, stavolta al Sion. Nonostante la pesante penalizzazione riesce a salvare la squadra dalla retrocessione vincendo i play-out contro il San Gallo. Un mese dopo arriva la chiamata della Lazio e alla prima stagione in biancoceleste conquista la Coppa Italia. Classe ’63, Petković si è messo in mostra per la sua grande duttilità tattica che ha permesso ai capitolini di ben figurare sia in Italia che in Europa.

LA STELLA – Hernanes

Hernanes lazio

Nasce trequartista, ma con il passare del tempo si è consacrato come regista. I tifosi della sua ex squadra, il San Paolo, lo avevano soprannominato “Il Profeta” poiché era solito citare versetti della Bibbia vista la sua fervente fede cristiana evangelica. Arrivato nel 2010 in maglia biancoceleste, ha ripagato subito l’investimento del presidente Lotito con 11 reti in 36 gare. Il bottino nelle stagioni seguenti è salito a 133 presenze e ben 37 gol, frutto soprattutto della sua abilità nel calciare con entrambi i piedi. Punto di forza della Nazionale brasiliana, Hernanes è pronto a trascinare la sua squadra anche in questo campionato nonostante il cocente passo falso in Supercoppa Italiana contro la Juventus.

GIUDIZIO FINALE – La Lazio in questo mercato ha badato più a rimpolpare l’organico piuttosto che ad alzare il livello qualitativo della rosa. Il reparto che offre meno garanzie è quello difensivo dove i vari Biava e Dias, anche per limiti d’età, potrebbero andare in difficoltà viste le tre competizioni in cui è impegnata la squadra biancoceleste. Tutti da scoprire, poi, i giovani Vinicius, Elez e Felipe Anderson, che potranno condizionare in positivo o in negativo l’andamento della formazione di Petkovic. Per centrare la qualificazione in Champions League è necessario piazzare almeno un colpo di livello in difesa e in attacco. L’Europa League comincia a star stretta al popolo laziale e – come è auspicabile – anche al presidente Lotito.