La Serie A 2013/2014: Genoa
UN PROGETTO POTENZIALMENTE SOLIDO – Dopo l’ultima stagione che ha visto i rossoblù altalenarsi tra alti e bassi e giungere a un passo dalla temuta retrocessione per poi salvarsi in extremis, ora Preziosi cerca di riposizionare la propria squadra nel giusto mezzo, in quel tranquillo centro classifica che, più o meno, deve competergli. Per farlo il Patron rossoblù si è affidato al giovane Liverani, allenatore promessa che dagli allievi genoani si è ritrovato catapultato direttamente in prima ‘panchina’. I reparti sono stati rinforzati a partire da quello difensivo – il più lacunoso del Genoa 2012/13 – anche se qualche altro innesto sembra quantomeno auspicabile. Ora la palla al tecnico Liverani che avrà l’arduo compito di trovare e mantenere un delicato equilibrio.
LA DIFESA – Come detto la difesa sembra essere il reparto maggiormente rinforzato rispetto alla passata stagione grazie all’acquisto del giovane talento croato Vrsaljiko e alla buona forma del nazionale Antonelli che garantiranno una buona copertura nonché una buona propulsione offensiva sulle fasce rossoblù. Nella zona centrale, invece, Mister Liverani potrà contare sull’esperienza di Portanova e Manfredini, ma non è da escludersi qualche possibile scalata dalle retrovie con i giovani Sampirisi e Polenta che scalpitano.
IL CENTROCAMPO – Lasciato al suo posto il tanto richiesto Kucka e affiancato dall’acquisto di lusso del Genoa Francesco Lodi – che agirà in cabina di regia nel 4-3-3 liveriano -, il centrocampo rossoblù sembra poter regalare più di qualche soddisfazione ai propri tifosi. Sulla sinistra, invece, il ballottaggio principale sarà fra Biondini e Cofie, entrambi potenzialmente in grado di dire la propria, con il primo più affidabile ed esperto e l’ex Sassuolo che potrebbe fare il salto di qualità esplodendo proprio in maglia rossoblù. Qualche incursione da titolare potrebbe scapparci poi anche per il giovane Strasser.
L’ATTACCO – L’attacco costituisce per il momento forse il reparto più debole di questo Genoa, con l’unica vera punta che risponde per il momento al nome di Gilardino – se si esclude il finora deludente Floro Flores – e che potrebbe ancora essere scambiato con il bomber giallorosso Marco Borriello. Ad assisterlo, però, ci sarà il giovane e oramai affermato Bertolacci alla ricerca dell’esplosione definitiva e l’ex Torino Santana che ha l’occasione per sfruttare al meglio il modulo di Liverani. Da tenere d’occhio, poi, il giovane senegalese Konaté che scalpita dalle retrovie.
L’ALLENATORE – Fabio Liverani
Al suo esordio nella massima Serie con i panni dell’allenatore e una responsabilità certo diversa da quella di cui si è sempre fatto carico da giocatore, Fabio Liverani si mette in gioco in una piazza non certo facile, ma che può, se ben sfruttata, regalare tante soddisfazioni. Il modulo preferito dal tecnico sarà un 4-3-3 con sembianze di 4-3-2-1. Gli interpreti giusti in campo ci sono, ora tutto sta nelle mani di Liverani e negli equilibri che saprà trovare dentro come fuori del rettangolo di gioco.
LA STELLA – Francesco Lodi
Tecnica, spunto e caparbietà da vendere, rigorista infallibile e autore di magistrali calci di punizione, per caratteristiche Francesco può essere accostato all’omonimo giallorosso Francesco Totti da un lato e al Pirlo bianconero dall’altro. Una pedina fondamentale per questo Genoa, tanto che si pensava a un suo possibile addio al Catania solo per l’approdo alla corte nerazzurra di Mazzarri. Il progetto rossoblù deve averlo, invece, convinto e siamo certi che anche con questa maglia non sarà capace di deludere.
GIUDIZIO FINALE – Non ci si potrà aspettare forse un campionato ad alti livelli, ma per un buon campionato le carte in regola ci sono tutte. Con una difesa più quadrata e un giusto mix a centrocampo le squadre che potranno prendere sotto gamba questo Genoa non sembrano essere molte. Come già detto, però, la maggiore incognita rossoblù resta la guida del neo tecnico Liverani. Molto dipenderà da lui.