Storia del rugby league: la Coppa del Mondo 1954
Inizia oggi il viaggio verso la Coppa del Mondo rugby league, programmata nell’edizione 2013 a partire dal 26 ottobre. Fino al 30 novembre, un mese e poco più di rugby a 13, offload, sforzo fisico e set of six.
Nei prestigiosi stadi di Inghilterra, Galles, Francia e Irlanda, sarà caccia all’Australia favorita assoluta.
In attesa dell’inizio delle ostilità, ripercorriamo la storia della competizione. Dal 1954 ad oggi, la Rugby League World Cup è stata terreno di scontro fra le superpotenze del gioco e ogni settimana cercheremo di ricostruire quanto accaduto. edizione dopo edizione.
1954 Rugby League World Cup (France 1954)
Nei primi anni 50, il rugby league ancora non aveva assaporato una dimensione “mondiale”, in senso ufficiale. Vero che, dalla scissione del 1895 e la fondazione della Northern Rugby Football Union (poi Rugby League), il gioco si era espanso, soprattutto in direzione di Francia ed Australia, però non si era mai andati al di là dei tour, dei test e delle serie.
Nel 1954, a cavallo fra ottobre e novembre, la Francia ospitò allora la prima edizione della Coppa del Mondo, allora chiamata Rugby World Cup. L’idea di competizione iridata ufficiale, cui il rugby union sarebbe giunto solo nel 1987, si scontrava però con la scarsa diffusione del rugby a 13 nella maggior parte dei paesi del mondo, per cui solo 4 squadre presero parte al torneo.
Nel dettaglio, i 4 team rappresentavano i paesi in cui il league aveva meglio attecchito. Oltre alla Francia padrona di casa, la Gran Bretagna tutta era unita in un solo XIII, con Australia e Nuova Zelanda pronte a battersi e a dimostrare la supremazia dell’emisfero sud.
Quanto ai capitani, i gradi di leader della Francia spettavano a Puig Aubert, mentre scozzese era il capitano del team britannico, Dave Valentine (Huddersfield). A guidare la Nuova Zelanda era Cyril Eastlake (Ellerslie), con l’Australia infine capitanata da Clive Churchill, stella di South Sydney.
La gara inaugurale del mondiale, giocata al Parco dei Principi di Parigi davanti a poco più di 13mila spettatori, vide les Tricolores battere i Kiwis 22-13, mentre il giorno dopo alla Gerland (Lyon) la Gran Bretagna superava l’Australia, con punteggio di 13-28.
Più equilibrata la seconda giornata, dove Francia e Gran Bretagna impattavano 13-13 al termine di 80′ equilibrati in quel di Toulouse. Riscatto Kangaroos nell’altra sfida (34-15).
Nel terzo round, nuova e autoritaria affermazione della squadra di Sua Maestà, travolgente contro la Nuova Zelanda. 26-6 a Bordeaux, mentre la Francia infliggeva un pesante ko all’Austalia, battuta di 10 lunghezze (15-5).
Dato l’esiguo numero di squadre partecipanti al torneo, la formula era piuttosto snella. Per effetto della classifica determinata dai risultati del girone all’italiana, allora, britannici e francesi, in testa alla classifica, si guadagnarono l’accesso alla finalissima del 13 novembre 1954, a Parigi.
Davanti a oltre 30 mila spettatori, Francia e Gran Bretagna diedero battaglia, memori del pareggio di sei giorni prima. Grazie soprattutto ai contributi di Dave Valentine, Gerry Helme, Phil Jackson e Mick Sullivan, i britannici vinsero 12-16 laureandosi campioni del mondo.
Una grossa soddisfazione, forse un omaggio del destino a chi questo gioco l’aveva creato. L’inizio di un’epopea, quella della Rugby League World Cup, fatta di epici scontri, aspre battaglie, rivincite australiane. Era solo l’inizio, solo il primo atto di una storia che si sarebbe rinnovata torneo dopo torno, fino ad oggi.
Rugby World Cup 1954 – Finale
Francia-Gran Bretagna 12-16
I CAMPIONI:
Don Robinson, Wakefield Trinity (Inghilterra)
Sam Smith, Hunslet, (Inghilterra)
Bob Coverdale, Hull, (Inghilterra)
Basil Watts, York, (Inghilterra)
Gordon Brown, Leeds, (Inghilterra)
Gerry Helme, Warrington, (Inghilterra)
Albert Naughton, Warrington, (Inghilterra)
Phil Jackson, Barrow, (Inghilterra)
Mick Sullivan, Huddersfield, (Inghilterra)
Frank Kitchen, Leigh, (Inghilterra)
Jim Ledgard, Leigh, (Inghilterra)
Dave Valentine (capitano), Huddersfield (Scozia)
David Rose, Leeds (Scozia)
John Thorley, Halifax (Galles)