Home » Europei Under 21: l’Olanda

Continua il nostro viaggio alla scoperta delle otto squadre che parteciperanno al prossimo Europeo Under 21. Dopo Israele, Spagna e Inghilterra, è la volta dell’Olanda, inserita nel gruppo B con Germania, Russia e Spagna.

Kevin Strootman olanda PPPERCORSO DI QUALIFICAZIONE – Il cammino dell’Olanda verso il torneo è stato entusiasmante, superando i play off con un  doppio 2-0 rifilato alla Slovacchia. Una sola sconfitta, contro la Scozia per 2-1, un pareggio e 6 vittorie, alcune nette: un 5-0 rifilato al Lussemburgo e alla Bulgaria, e un 4-1 contro l’Austria, per il primo posto in classifica a quota 19 punti. Con 21 gol segnati, l’attacco oranje risulta tra i più micidiali delle compagini che giocheranno in Israele, con il solo Zeefuik che ne ha segnati otto. Ottimo anche il lavoro della difesa, che risulta tra le meno battute nelle qualificazioni con soli 3 gol incassati. Gli olandesi hanno voglia di riscatto dopo le ultime 2 edizioni in cui sono rimasti a casa a guardare: sia nel 2009 che nel 2011 infatti, la nazionale Under 21 ha mancato l’appuntamento con la qualificazione.

 cor potL’ALLENATORE – Sarà l’ultima avventura di Cor Pot sulla panchina dell’Under 21, “presieduta” dal tecnico sessantaduenne dal 2009. A torneo concluso verrà sostituito dall’attuale mister dell’Under 17 , Albert Stuivenberg. Pot ha dalla sua una enorme esperienza in campo giovanile, visto che tra il 2001 e il 2006 ha allenato sia Under 17 che Under 19 olandesi. Ex guida tecnica in seconda allo Zenit per 3 anni, Pot ha ultimamente dichiarato di non essere i favoriti principali, ma di rientrare certamente tra la squadre candidate a far molto bene in questi Europei: “Dire che vinceremo il torneo è un po’ azzardato, ma certamente siamo tra i candidati. Anche nazioni come Spagna, Inghilterra, Italia e Germania hanno tutte le carte in regola per riuscirci. Dovremo lottare in Israele. I giocatori trarranno grandi benefici da questa esperienza”.

Vilhena Olanda Under 21 PPLE STELLE D’OLANDA – C’è solo l’imbarazzo della scelta tra gli jong oranje, come vengono chiamati i piccoli campioni olandesi del futuro. Nomi come Clasie e Maher fanno gola già a parecchi club europei, mediani forti e di prospettiva, insieme a Strootman che ormai è una certezza. Ma è de Vilhena la vera sorpresa di questa nazionale. Centrocampista del Feyenoord, il diciottenne olandese è l’uomo da tener d’occhio durante il torneo: classe e potenza da vendere. Anche per lui la fase mercato si è attivata. Il panorama non cambia se ci si sposta in attacco, nonostante l’esclusione del capocannoniere della fase di qualificazione, Zeefuik. Ad impensierire le difese avversarie ci penseranno Wijnaldum, ala fortissima del PSV, de Jong e la new entry Depay, anche lui del PSV. Anche la difesa si lascia ammirare: Daley Blind dell’Ajax e Martins Indi del Feyenoord sono le punte di diamante della zona arretrata.

MODULO E TATTICA – L’Olanda, a prescindere dalla quantità di ottimi elementi, ha sempre perseguito un tipo di gioco veloce e “aperto” sugli esterni. Pot ha cambiato schema diverse volte nelle qualificazioni, spaziando dal 4-4-2 al 4-3-3. Con de Vilhena in forma smagliante, il ct olandese presumibilmente lascerà spazio a una difesa solida a 4, con il muro mediano presidiato da Strootman e finalizzato dalla stella nascente del Feyenoord. Il tutto impreziosito dalla potenza di  Wijnaldum.

Primo appuntamento per la “baby nazionale” olandese fissato per il 6 giugno contro la Germania. In un girone che promette scintille e spettacolo.