Roma e Catania si dividono la posta: all'”Olimpico” finisce 2-2
Stile Zeman fino alla fine. La Roma pareggia col Catania all’esordio in campionato, recrimina per un offside lampante sul primo gol etneo, e diverte un Olimpico che riabbraccia il tecnico boemo dopo tredici anni. Maran disegna il suo undici di partenza col tridente Barrientos, Bergessio e il Papu Gomez; la risposta di Zeman è Lamela preferito a Nico Lopez, con Totti e Osvaldo a completare il reparto offensivo; Bradley titolare, panchina per Bojan e Marquinho.
FASE DI STUDIO – E’ una Roma dinamica quella inizia il match, i giallorossi provano a pungere per vie centrali l’undici etneo, che dal canto suo si chiude con ordine, e puna ad affondare lanciando i suoi tre uomini lì davanti. Altra tattica chiara da parte degli uomini di Maran è provarci sui calci piazzati: al quarto d’ora Almiron scocca un bolide che finisce di poco a lato, al 28′ è proprio uno schema su calcio piazzato che produce il vantaggio siciliano: altra botta di Almiron, deviata, con Marchese che è in offside non ravvisato, e si ritrova tra i piedi un pallone facile facile da depositare in rete. Vantaggio catanese, Roma che incassa il colpo ma che si desta nell’immediato. Perché il gol ha il merito di svegliare il match, con i capitolini che si gettano in avanti, spingono bene con Balzaretti sulla sinistra, ma peccano di cattiveria sotto porta, quando invece dovrebbero riuscire a essere, filosofia Zeman insegna, decisamente più incisivi. Balzaretti chiede un rigore al 37′ fuggendo via sulla sinistra ma De Marco lascia correre, il Catania attende che la Roma faccia gioco, controllando ed evitando rischi, per poi fuggire via in contropiede, andando tra l’altro a un passo dallo 0-2, con Gomez che tutto solo, dinanzi a Stekelenburg, non riesce a depositare in rete il pallone.
ZEMANLANDIA – Roma che riversa nella ripresa tutta la sua grinta, e ciò che ne viene fuori è pura Zemanlandia. Azioni offensive a ripetizione, a partire dalla punizione in avvio di Lamela (2′) che impegna Andujar e produce un angolo su cui Osvaldo va in torsione, colpisce bene, quasi inizia a esultare ma il palo gli strozza clamorosamente la gioia in gola. L’italoargentino è il protagonista dell’attacco giallorosso, gode di una vena acrobatica niente male e lo dimostra prima con un tacco quasi alla Higguita (10′) che non produce gli effetti sperati, poi con un rovesciata strepitosa che tira giù lo stadio. Geniale De Rossi a inventare, fantastico Osvaldo a girare di prima intenzione in rete, alle spalle di Andujar! 1-1, risultato di nuovo in equilibrio, ma Olimpico in delirio per la perla regalata dall’attaccante giallorosso. Sulle ali dell’entusiasmo, la Roma inizia a spingere, affondando spesso sulla destra, dove il Catania sembra soffrire particolarmente le sovrapposizioni di Piris; Lamela ci riprova di testa al 67′, i capitolini sono in pieno forcing offensivo e, sempre in puro stile Zeman, lasciano un pò a desiderare in fase difensiva, dove il Catania, al primo contropiede del secondo tempo, affonda e incide al 69′. La difesa giallorossa è posizionata male, Gomez si infila e fulmina Stekelenburg: è il gol che gela l’Olimpico, quello che riporta sopra gli uomini di Maran e che effettivamente non premia la tanta voglia di una Roma dinamica, sì, ma poco concreta.
Zeman allora prova a cambiare, inserisce Marquinho, Florenzi e nel finale Nico Lopez per un acciaccato Totti, ed è proprio “El conejo” il protagonista del finale, perché è suo il gol che vale il pareggio all’ultimo istante. Controllo, sombrero su Alvarez e tiro al volo, Andujar è infilato sul primo palo, e la Roma agguanta un pari in extremis che nessuno, forse escluso Zeman, pensava di riuscire ad acciuffare. L’ultima emozione, però, è di stampo catanese, perché il secondo contropiede rossoazzurro della serata porta Castro a tu per tu con Stekelenburg: tocco morbido, e traversa clamorosa, che chiude il sipario sul match dell’Olimpico. Termina due a due, un punto a testa, entrambe muovono la classifica; buon punto per l’undici di Maran, un po’ meno buono per la Roma, che ancora non regala ai suoi tifosi il successo all’esordio, anche se all’ombra del Colosseo nessuno potrà dire che la domenica sera dell’Olimpico non sia stata divertente.
TOP ROMA: Osvaldo, Nico Lopez, Balzaretti. FLOP: Pjanic, Marquinho.
TOP CATANIA: Gomez, Almiron. FLOP: Barrientos, Bergessio.
ROMA-CATANIA 2-2
Roma: Stekelenburg, Piris, Burdisso, Castan, Balzaretti, Bradley, De Rossi, Pjanic (72′ Florenzi), Lamela (72′ Marquinho), Osvaldo, Totti (85′ Nico Lopez). A disp.: Lobont, Marquinhos, Romagnoli, Taddei, Tachtsidis, B0jan. All.: Zdenek Zeman.
Catania: Andujar, Alvarez, Legrottaglie, Bellusci, Marchese, Biagianti (85′ Sciacca), Lodi, Almiron, Barrientos (66′ Castro), Bergessio (76′ Antenucci), Gomez. A disp.: Doukara, Frison, Spolli, Capuano, Salifu, Llama, Morimoto, Ricchiuti, Terracciano. All.: Rolando Maran.
Arbitro: De Marco.
Marcatori: 29′ Marchese, 59′ Osvaldo, 69′ Gomez, 91′ Nico Lopez.
Note: ammoniti Burdisso, Bradley, Marquinho (R), Alvarez, Marchese (C).